Sudafrica-Messico 1-1

Sudafrica-Messico 1-1
11′ st Tshabalala (S), 33′ st Marquez (M)


SUDAFRICA: Khune; Gaxa, Khumalo, Mokoena, Thwala (1′ st Masilela); Modise, Letsholonyane, Dikgacoi, Tshabalala; Pienaar (38′ st Parker); Mphela. All: Parreira

MESSICO: Perez; Aguilar (12′ st Guardado), Rodriguez, Osorio, Salcido; Juarez, Marquez, Torrado; Dos Santos, Guillermo Franco (28′ st Hernandez), Vela (24′ st Blanco). All: Aguirre.

Arbitro: Ilyasov.

Ammoniti: Juarez (M), Dikgacoi (S), Torrado (M).

Camoranesi torna in gruppo

Torna ad allenarsi Mauro German Camoranesi, dopo l’infortunio al ginocchio sinistro patito in preparazione a Sestriere, l’obiettivo è quello di poter scendere in campo il 14 Giugno contro il Paraguay.  Finalmente una buona notizia per gli azzurri.

Montolivo il vice-Pirlo

In caso Pirlo non recuperi, difficile ci sia comunque nella gara contro il Paraguay, il suo vice è Montolivo, e in qualche modo lui stesso ci si candida: “Pirlo è un giocatore speciale, ma ci sono due-tre azzurri che possono giocare al posto suo fin quando mancherà. Anche De Rossi. Credo che il ruolo, nel quale ho giocato quest’anno, davanti alla difesa, sia quello ideale, proprio al centro del campo. È come un vestito che mi sento cucito addosso. L’ho scoperto strada facendo, dopo che Prandelli l’ha pensato per me. Poi posso giocare anche in un centrocampo a tre, comunque. Se dovessi giocare nella posizione in cui è stato impiegato Marchisio contro il Messico, dietro la prima punta? Andrebbe bene, in Nazionale bisogna sapersi adeguare”. Si vede tutta la sua smania di scendere in campo e giocare, e non la nasconde affatto: “Mi cominciano a sudare le mani. Nel 2006 ho tifato davanti alla televisione, e così mi immedesimo nei tifosi a casa. Questo è il torneo più importante della mia carriera, sono sereno ed elettrizzato. L’esperienza vissuta quest’anno, in Champions, mi ha dato forza e autostima”.

Eh si inizia…

Ormai ci siamo, domani alle 16 ci sarà la prima partita del mondiale Sudafrica Messico giocheranno allo stadio Soccer City e daranno inizio a questo mondiale 2010, la sera poi ci sarà l’altra partita del gruppo A e toccherà quindi alla Francia contro l’Uruguay. Per vedere in campo la nostra nazionale dovremmo invece aspettare il 14 giugno.

Lippi parla del mondiale

“Credo che lunedì prossimo i nostri giocatori saranno tutti disponibili, tranne Pirlo. Marchisio ha preso una botta contro il Messico, non è al massimo, ma è recuperabile, come Camoranesi”. E poi chiarisce il suo aspettare Andrea Pirlo “è qui perchè abbiamo tutti la convinzione che possa recuperare anche già per la terza partita. Gattuso e Zambrotta sono stati portati in Germania non disponibili per l’inizio del Mondiale. Quindi non è la prima volta che mi comporto così. L’assenza di Pirlo è importante, sarà sostituito da un vice Pirlo che giocherà nel suo ruolo ma con caratteristiche differenti, ma verrà buono per le partite successive, perchè vogliamo andare sino in fondo. E l’Olanda con Robben e la Costa d’Avorio con Drogba stanno facendo lo stesso. Comunque un solo giocatore non fa vincere un Mondiale. Con Messi in squadra l’Argentina ha rischiato di non qualificarsi per il Sudafrica”. La condizione dei nostri è la parte che ci interessa di più  e poi il CT parla della condizione di tutta la squadra “dalla preparazione al Sestriere alle recenti amichevoli, abbiamo seguito un programma definito. Scandito da tappe, che stiamo rispettando. Quella pesantezza di gambe patita contro il Messico era destinata a sparire col tempo, lo avete visto anche oggi in allenamento, i ragazzi stanno bene. Questo non significa che vinceremo tutte le partite, ma che abbiamo fatto quello che volevamo fare”.

Marcello Lippi parte chiarendo che la formazione non la dirà, come non fa nessun allenatore, ma poi un pochino si sbottona almeno sulla squadra in generale “Ce le ho chiare, eccome. Non le ho potute mostrare per colpa di alcuni infortuni. Presto potrò concretizzare quelle che avevo in testa da tanto tempo. Una mia idea, per esempio, è schierare una difesa un po’ più compatta che mi possa così permettere di tenere in campo tre giocatori offensivi davanti”.

La nota sulla sfiducia nei confronti della nazionale non va proprio giù al CT campione del mondo, e la sottolinea spesso “La sfiducia di qualcuno nei nostri confronti? Non so se succede, ma se succede che le cose vanno bene sul carro dei vincitori stavolta non ci faccio salire tutti. Ma mi conforta che ieri sera a Malpensa c’era tanta gente, parecchie centinaia di persone. A questo entusiasmo non eravamo abituati, 4 anni fa, alla partenza da Pisa, c’era una persona con uno striscione per me, ed era un mio amico”.

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E gli azzurri partono

Eh si è proprio oggi il giorno della partenza, gli azzurri partiranno questa notte alle 23 per un volo che durerà circa 9 ore e mezza. Il volo è diretto a Johannesburg, da dove gli azzurri si sposteranno sull’altipiano di Gauteng, a 18 chilometri da Pretoria, nel ritiro esclusivo del Leriba Lodge, quartier generale della Nazionale.

Il mondiale quindi si avvicina e la tensione mondiale inzia a sentirsene e il portierone azzurro non la nasconde: “In aereo ero già in tensione…” . Anche Marchisio parla di tensione che inizia a farsi sentire e aggiunge  “andiamo a fari spenti? Anche nel 2006 è successa la stessa cosa con calciopoli, speriamo che porti fortuna”. In effetti la fiducia negli azzurri non è molta, si respira in giro molta diffidenza, molto pessimismo circa questa nazionale. Se fallirà insomma la croce per Lippi è già pronta, d’altronde le convocazioni a molti non sono piaciute, il CT della nazionale ha avuto un gran coraggio a scommettere su alcuni giocatori lasciandone a casa alcuni che molti rimpiangono e di cui nessuno probabilmente in caso di convocazione avrebbe posto dubbi. Coraggioso a puntare su molti giocatori juventini dopo un’annata non molto idilliaca, e quindi ora Marcello Lippi si trova ad un incrocio pericoloso, può uscire come un eroe, vincendo anche questo mondiale, e allora chi ora lo critica si nasconderà, come sempre succede nei dibattiti televisivi. Ma se dovesse fallire al CT campione del mondo non penso sarà perdonato molto.

Quella di Marcello Lippi è una scommessa, si può vincere e si può perdere, e in ogni caso sappiamo che il suo futuro non sarà azzurro (sappiamo già che Prandelli sarà sulla panchina azzurra per i prossimi quattro anni), in questa scommessa è giusto crederci, e sono sicuro che quando Benito Archundia fischierà l’inizio di Italia-Paraguay sicuramente anche i più scettici faranno finta di crederci. E come ricorda Marchisio alla fine anche nel 2006 non partivamo da favoriti. E uno dei giocatori più criticati prima di quel mondiale fu proprio Cannavaro, l’eroe del mondiale. Tante cose ritornano… chissà.

Svizzera -Italia 1-1

GINEVRA (Svizzera), 5 giugno 2010 – L’Italia fa un passettino avanti. Piccolo come il pareggio che raccoglie a Ginevra contro una modesta Svizzera, ma dopo gli stenti visti contro il Messico è forse il caso di accontentarsi. Ci sono ancora 9 giorni alla partita inaugurale del Mondiale azzurro, e almeno si registrano due buone notizie: una tecnica e l’altra statistica. Quagliarella, entrato in extremis nei 23 convocati, segna e regala un’opzione in più a Lippi, che gli ha dato fiducia un po’ a sorpresa. Può giocare in tutti i ruoli dell’attacco, e soprattutto, si sa, in un Mondiale, un attaccante caldo, magari pure incandescente, fa sempre comodo, e allora la speranza è che il suo 4° gol azzurro, il primo per il c.t. viareggino, sia destinato ad avere presto compagnia. E poi c’è la cabala a farci coraggio: a Ginevra, in un’amichevole premondiale, finisce ancora 1-1. Negli altri due precedenti l’Italia è poi salita sul tetto del mondo, in Spagna nel 1982 e in Germania nel 2006.

novità cossu — Formazioni: Lippi tiene fuori Pepe, che conosce bene, e schiera dal 1’ Cossu, che vuole saggiare come alternativa nel ruolo all’acciaccato Camoranesi, e in assoluto come possibile sostituto nei 23 di uno tra l’italoargentino e Pirlo, infortunato. Cossu ha esordito il 3 marzo contro il Camerun, proprio da esterno alto nel tridente d’attacco azzurro, dove oggi gli fanno compagnia Quagliarella, sulla sinistra, e Pazzini, centravanti. Le altre novità sono il ritorno di Chiellini – che era mancato tanto contro il Messico, pure lui acciaccato -, e il centrocampo con Palombo playmaker e Gattuso e Montolivo interni. Zambrotta è il capitano, visto che gli altri titolari sono seduti in panchina, a riposare.

La rete dell'1-1 di Fabio Quagliarella. Reuters
La rete dell’1-1 di Fabio Quagliarella. Reuters

AVVIO MALDESTRO — Quello degli azzurri, che sembrano continuare la partita di Bruxelles. Molli, incerti dietro. Così da lasciare libertà a Inler, dell’Udinese, che non si fa pregare: il suo sinistro dal limite dell’area è angolato, e Marchetti si fa trovare impreparato. Non porta bene ai portieri di riserva azzurri l’ultima gara prima di una competizione ufficiale: Amelia con la Nuova Zelanda, prima della Confederations Cup, aveva fatto di peggio, combinandole parecchie, e beccandone tre. Sulla traiettoria del tiro c’è peraltro Behrami in fuorigioco. Comunque, Svizzera avanti.

ORGOGLIO AZZURRO — Qui l’Italia è brava a non sprofondare. Tra infortuni, gambe dure e episodi negativi. E invece si ricorda di essere la squadra campione del mondo, e replica immediata. Sempre poco brillante, ma testarda, come Gattuso, che va in scivolata su tutti i palloni, e come Quagliarella, che su un cross di Montolivo, va due volte di testa, pur contrastato dal gigante Senderos. La seconda è quella buona: palla all’angolino, 1-1.

LIPPI PASSA ALLA CASSA — A riscuotere. Sì perchè il c.t., tra lo scetticismo di molti, aveva inserito l’attaccante del Napoli nella lista dei 23 per il Sudafrica, preferendolo a Borriello e Rossi. E la scelta viene ripagata subito dalla caparbietà dell’attaccante di Castellammare di Stabia, che non segnava in Nazionale dal 6 febbraio 2008, contro il Portogallo, proprio qui in Svizzera, ma a Zurigo. L’Italia cresce. Non brilla, no. Però cresce. Spronata dagli urlacci di Gattuso, da qualche invenzione di Montolivo, poco continuo ma l’unico capace di idee originali, da un Chiellini che comincia a macinare takle, dando coraggio al timido Bocchetti. All’intervallo è 1-1, con Pazzini che non raccoglie un assist al bacio di Montolivo.

dentro pepe — Si riparte con lui al posto di Cossu. Il piccolo fantasista sardo non ha convinto. Quagliarella trasloca a destra, con Pepe a sinistra. Nella ripresa l’Italia non incanta, ma non soffre, e costringe a diversi pasticci i centrali biancorossi, peraltro già predisposti di loro a cercarsi guai. Il risultato però non cambia più: l’Italia fa 1-1 e offre una fotografia migliore rispetto al Messico. Non che ci volesse tanto.

dal nostro inviato
Riccardo Pratesi

da www.gazzetta.it


Stasera Italia-Svizzera

Ecco la probabile formazione di stasera con la Svizzera stasera alle 20.45 a Ginevra, giocheranno quelli che non hanno giocato con il Messico: Marchetti in porta, poi da destra in difesa Maggio, Bocchetti, Chiellini (al rientro) e Zambrotta. Poi a centrocampo Gattuso, Palombo e Montolivo in mezzo. E davanti Pazzini al centro, con ai lati Pepe e Quagliarella.

Infortunio Pirlo: mondiale in forse

Distrazione di secondo grado del gemello laterale del polpaccio sinistro. Nella media, vuol dire una ventina di giorni per recuperare. Se così fosse Pirlo tornerebbe disponibile solo il 24 giugno, data dell’ultima delle tre partite del nostro girone, contro la Slovacchia. In queste condizioni è un rischio portarlo. Si può attendere sino al 13 giugno, ultima data per una possibile sostituzione da poter chiedere alla Fifa.

«Il caso di Pirlo – ha spiegato il medico azzurro, professor Enrico Castellacci – come anche quello di Camoranesi, rientra in questi casi di gravità. Anche se Pirlo preoccupa molto di più. Per fortuna c’è tempo».

Pirlo è tornato quindi a Milano, mentre le condizioni di Camoranesi sembrano migliorare. Se Pirlo non ce la dovesse fare è pronto Cossu a sostituirlo, dei giocatori eliminati da Marcello Lippi è l’unico che è rimasto ancora nel ritiro azzurro.