Svizzera -Italia 1-1

GINEVRA (Svizzera), 5 giugno 2010 – L’Italia fa un passettino avanti. Piccolo come il pareggio che raccoglie a Ginevra contro una modesta Svizzera, ma dopo gli stenti visti contro il Messico è forse il caso di accontentarsi. Ci sono ancora 9 giorni alla partita inaugurale del Mondiale azzurro, e almeno si registrano due buone notizie: una tecnica e l’altra statistica. Quagliarella, entrato in extremis nei 23 convocati, segna e regala un’opzione in più a Lippi, che gli ha dato fiducia un po’ a sorpresa. Può giocare in tutti i ruoli dell’attacco, e soprattutto, si sa, in un Mondiale, un attaccante caldo, magari pure incandescente, fa sempre comodo, e allora la speranza è che il suo 4° gol azzurro, il primo per il c.t. viareggino, sia destinato ad avere presto compagnia. E poi c’è la cabala a farci coraggio: a Ginevra, in un’amichevole premondiale, finisce ancora 1-1. Negli altri due precedenti l’Italia è poi salita sul tetto del mondo, in Spagna nel 1982 e in Germania nel 2006.

novità cossu — Formazioni: Lippi tiene fuori Pepe, che conosce bene, e schiera dal 1’ Cossu, che vuole saggiare come alternativa nel ruolo all’acciaccato Camoranesi, e in assoluto come possibile sostituto nei 23 di uno tra l’italoargentino e Pirlo, infortunato. Cossu ha esordito il 3 marzo contro il Camerun, proprio da esterno alto nel tridente d’attacco azzurro, dove oggi gli fanno compagnia Quagliarella, sulla sinistra, e Pazzini, centravanti. Le altre novità sono il ritorno di Chiellini – che era mancato tanto contro il Messico, pure lui acciaccato -, e il centrocampo con Palombo playmaker e Gattuso e Montolivo interni. Zambrotta è il capitano, visto che gli altri titolari sono seduti in panchina, a riposare.

La rete dell'1-1 di Fabio Quagliarella. Reuters
La rete dell’1-1 di Fabio Quagliarella. Reuters

AVVIO MALDESTRO — Quello degli azzurri, che sembrano continuare la partita di Bruxelles. Molli, incerti dietro. Così da lasciare libertà a Inler, dell’Udinese, che non si fa pregare: il suo sinistro dal limite dell’area è angolato, e Marchetti si fa trovare impreparato. Non porta bene ai portieri di riserva azzurri l’ultima gara prima di una competizione ufficiale: Amelia con la Nuova Zelanda, prima della Confederations Cup, aveva fatto di peggio, combinandole parecchie, e beccandone tre. Sulla traiettoria del tiro c’è peraltro Behrami in fuorigioco. Comunque, Svizzera avanti.

ORGOGLIO AZZURRO — Qui l’Italia è brava a non sprofondare. Tra infortuni, gambe dure e episodi negativi. E invece si ricorda di essere la squadra campione del mondo, e replica immediata. Sempre poco brillante, ma testarda, come Gattuso, che va in scivolata su tutti i palloni, e come Quagliarella, che su un cross di Montolivo, va due volte di testa, pur contrastato dal gigante Senderos. La seconda è quella buona: palla all’angolino, 1-1.

LIPPI PASSA ALLA CASSA — A riscuotere. Sì perchè il c.t., tra lo scetticismo di molti, aveva inserito l’attaccante del Napoli nella lista dei 23 per il Sudafrica, preferendolo a Borriello e Rossi. E la scelta viene ripagata subito dalla caparbietà dell’attaccante di Castellammare di Stabia, che non segnava in Nazionale dal 6 febbraio 2008, contro il Portogallo, proprio qui in Svizzera, ma a Zurigo. L’Italia cresce. Non brilla, no. Però cresce. Spronata dagli urlacci di Gattuso, da qualche invenzione di Montolivo, poco continuo ma l’unico capace di idee originali, da un Chiellini che comincia a macinare takle, dando coraggio al timido Bocchetti. All’intervallo è 1-1, con Pazzini che non raccoglie un assist al bacio di Montolivo.

dentro pepe — Si riparte con lui al posto di Cossu. Il piccolo fantasista sardo non ha convinto. Quagliarella trasloca a destra, con Pepe a sinistra. Nella ripresa l’Italia non incanta, ma non soffre, e costringe a diversi pasticci i centrali biancorossi, peraltro già predisposti di loro a cercarsi guai. Il risultato però non cambia più: l’Italia fa 1-1 e offre una fotografia migliore rispetto al Messico. Non che ci volesse tanto.

dal nostro inviato
Riccardo Pratesi

da www.gazzetta.it


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